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In risposta al crescente fenomeno delle aggressioni contro il personale sanitario, il governo italiano, guidato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, ha annunciato una misura drastica: l’arresto in flagranza, anche differito entro 48 ore, per chiunque si renda colpevole di violenze contro medici, infermieri e operatori sanitari. Questa nuova disposizione prevede che l’arresto possa scattare anche successivamente all’aggressione, grazie a prove video o fotografiche.
Le statistiche parlano chiaro: ogni anno si registrano circa 16.000 aggressioni ai danni di personale sanitario in Italia, con una media di 40 episodi al giorno. Nonostante l’introduzione della procedibilità d’ufficio e l’aumento delle pene previste dal decreto “bollette” dell’anno scorso, queste misure non sono state sufficienti a fermare il fenomeno. Il recente caso all’ospedale di Foggia, dove un’équipe medica ha dovuto barricarsi per sfuggire a un’aggressione, ha evidenziato ulteriormente la gravità della situazione.
Oltre alla repressione, gli esperti sostengono la necessità di investire in misure preventive, come un maggiore utilizzo di telecamere negli ospedali e una rinnovata fiducia tra la popolazione e i professionisti della salute, troppo spesso bersaglio di violenze immotivate.
Questa proposta di Schillaci, che prevede anche un confronto con i sindacati, rappresenta un passo importante per tutelare chi ogni giorno si prende cura dei cittadini, garantendo la sicurezza necessaria per operare in serenità.
Scritto da: ester.cavallo
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