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L’Ucraina ha affrontato uno degli attacchi aerei più massicci dall’inizio della guerra, con oltre 100 droni e 90 missili lanciati dalla Russia contro le sue infrastrutture energetiche. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la gravità dell’evento, evidenziando danni diffusi in tutto il Paese, compresi Mykolaiv, dove almeno due persone sono rimaste uccise e sei ferite, tra cui due bambini.
Secondo quanto dichiarato, i droni Shahed e missili balistici come Iskander e Kinzhal hanno colpito strategicamente infrastrutture critiche per la produzione e distribuzione di energia. Le forze di difesa aerea ucraine hanno intercettato e abbattuto circa 140 obiettivi, limitando ulteriori distruzioni. Tuttavia, il danno arrecato ha imposto restrizioni sull’uso dell’energia in molte regioni del Paese.
Il ministero dell’Energia ucraino ha annunciato misure straordinarie per gestire la crisi. Interruzioni elettriche e blackout sono previsti per prevenire ulteriori complicazioni mentre si riparano le infrastrutture colpite. La tensione è ulteriormente aggravata dalle preoccupazioni per la sicurezza nucleare, sottolineate dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che ha notato una riduzione della produzione negli impianti nucleari per precauzione.
La Polonia, in risposta alla minaccia crescente, ha fatto decollare i suoi caccia per monitorare i confini. Intanto, Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha riaffermato il sostegno incondizionato all’Ucraina, ribadendo che nessuna decisione sul futuro del conflitto verrà presa senza il consenso di Kiev.
L’attacco evidenzia l’intensificarsi delle operazioni russe nel periodo invernale, con l’obiettivo di destabilizzare il sistema energetico ucraino. Zelensky ha definito questa strategia come un tentativo di “terrorismo energetico” volto a creare disagio tra la popolazione civile e a rallentare la resistenza del Paese.
Nonostante l’entità della crisi, l’Ucraina dimostra resilienza. Le autorità locali continuano a lavorare per ripristinare i servizi essenziali e proteggere la popolazione. Intanto, la comunità internazionale resta vigile, promettendo ulteriori aiuti per sostenere Kiev nella sua lotta per la libertà.
Scritto da: ester.cavallo
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