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Codice degli appalti riforma approvata: quali sono le novità introdotte?

todayDicembre 17, 2022 2

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Codice degli appalti riforma approvata: quali sono le novità introdotte?

Codice degli appalti riforma approvata: quali sono le novità introdotte? Le novità introdotte nel Codice appalti

Le modifiche apportate al Codice appalti si sono rese necessarie per semplificarne il testo, nella speranza di giungere più rapidamente alla sua approvazione e rispettare il piano del Pnrr. La riforma, inoltre, servirebbe anche a facilitare le procedure, così da realizzare in tempi più brevi le opere pubbliche e aiutare le piccole e le medie imprese.

Nel dettaglio, sono stati apportati i seguenti cambiamenti:

  • Eliminazione dei vincoli sui subappalti.
  • Ritorno dell’appalto integrato, quindi nessun ostacolo all’affidamento della progettazione e dell’esecuzione allo stesso soggetto.
  • Gli appaltanti, inclusi i piccoli comuni privi delle competenze idonee, possono affidare in autonomia i lavori sotto 500.000 euro.
  • Le stazioni appaltanti possono acquisire autonomamente forniture e servizi entro la soglia per gli affidamenti diretti, che passa da 40.000 euro a 140.000 euro.
  • Eliminazione della disposizione per cui le stazioni devono disporre di misure per il contrasto alle frodi e alla corruzione.
  • In caso di conflitto deve essere avvisata la stazione appaltante, ma l’onere della prova ricade sul soggetto che percepisce una minaccia all’imparzialità.
  • L’effettiva minaccia all’imparzialità deve essere provata attraverso la lesione di reali interessi.
  • Abolizione dell’elenco delle società in house gestito dall’Anac.
  • Bandi di gara, avvisi e inviti devono contenere le clausole sociali per garantire la stabilità occupazionale e l’applicazione dei contratti collettivi, oltre ad assicurare ai lavoratori in subappalto le stesse tutele economiche dei dipendenti.
  • Digitalizzazione della documentazione.
  • Programmazione di infrastrutture prioritarie nel Def, nell’interesse archeologico e del miglioramento dei servizi.
  • Reintroduzione del general contractor per ottimizzare i processi di costruzione.
  • Introduzione del subappalto a cascata.
  • Obbligo di inserire clausole di revisione prezzi se la variazione del costo supera il 5%, riconoscendo all’impresa l’80% del costo maggiore.

I problemi del nuovo Codice appalti

Giuseppe Busia, presidente dell’Anac, ha richiesto che l’applicazione del Pnrr avvenga nel rispetto della trasparenza e della chiarezza. Per questo motivo Busia ha sollecitato la cancellazione di alcuni punti critici del decreto.

Scritto da: Redazione

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