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Economia

Davos 2025: l’impatto economico del ritorno al nazionalismo

todayGennaio 23, 2025

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Davos 2025: l’impatto economico del ritorno al nazionalismo

Al World Economic Forum di Davos, gli esperti hanno evidenziato come la frammentazione geopolitica e il ritorno al nazionalismo economico possano costare all’economia mondiale tra i 600 miliardi e i 5.700 miliardi di dollari. Equivalenti fino al 5% del PIL globale. Questo impatto supererebbe i costi della crisi finanziaria di 15 anni fa.

Il Forum, intitolato “Collaborazione nell’era dell’intelligenza”, ha riunito leader globali per discutere temi cruciali come le tensioni geopolitiche, la frammentazione economica e il ritorno del nazionalismo. La crisi climatica e l’impatto della tecnologia, in particolare dei social media e dell’intelligenza artificiale, sono stati al centro delle discussioni.

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha descritto l’Europa come in una “crisi esistenziale”. L’Europa affronta sfide significative, tra cui difficoltà economiche, problemi di leadership in Germania e Francia. L’ascesa dell’estrema destra e preoccupazioni sulle normative relative all’intelligenza artificiale e altre tecnologie. Il Fondo Monetario Internazionale ha previsto una crescita del 2,7% per gli Stati Uniti, mentre la Germania, la più grande economia europea, dovrebbe crescere solo dello 0,3%. Questo divario evidenzia le difficoltà dell’Europa nel beneficiare della crescita economica statunitense.

Pedro Sánchez, presidente della Spagna, ha proposto che i proprietari delle reti sociali siano personalmente responsabili dei contenuti pubblicati sulle loro piattaforme. Ha criticato i “tecnomilionari”, accusandoli di corrompere la democrazia per profitto economico. Sánchez ha suggerito misure come l’eliminazione dell’anonimato online, l’obbligo per le piattaforme di registrare gli utenti e la trasparenza negli algoritmi che promuovono discorsi di odio. Queste proposte saranno presentate al Consiglio Europeo.

Il ritorno al nazionalismo economico potrebbe avere conseguenze significative sull’economia globale. La frammentazione dei mercati e l’adozione di politiche protezionistiche possono ridurre la crescita economica, aumentare i costi per le imprese e limitare l’innovazione. Gli esperti sottolineano l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali e promuovere una crescita sostenibile.

In conclusione, il World Economic Forum di Davos ha messo in luce le preoccupazioni legate al ritorno del nazionalismo economico e alla frammentazione geopolitica. Le discussioni hanno evidenziato la necessità di collaborare a livello internazionale per mitigare gli impatti negativi sull’economia globale e affrontare le sfide emergenti nel panorama tecnologico e politico.

Scritto da: Gianluca Bozzo