Il Parlamento Ue approva la risoluzione su «Russia Stato terrorista»
Il Parlamento Ue approva la risoluzione su «Russia Stato terrorista». Si astiene il M5s, contrari altri 4 eurodeputati italiani.
Prima del voto, il Movimento di Giuseppe Conte aveva spiegato di non condividere la risoluzione perché prima in Ucraina «bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie». Voto contrario da quattro italiani, tra cui l’indipendente Francesca Donato e tre dei socialisti di S&D Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio
Passa a larga maggioranza la risoluzione del Parlamento europeo che riconosce la Russia come «Stato sponsor del terrorismo», così come aveva già fatto la Nato. Dopo una serie di emendamenti che avevano tenuto il voto in bilico, l’aula ha adottato la risoluzione con 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astensioni, tra cui quelle degli europarlamentari del M5s.
Tra i voti contrari anche quelli di quattro eurodeputati italiani. Si tratta di Francesca Donato, ex Lega e oggi indipendente, e tre esponenti del gruppo dei Socialisti & Democratici: Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio.
Con il documento approvato, l’Europarlamento ribadisce come «gli attacchi e la atrocità intenzionali delle forze russe, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono atti di terrore e crimini di guerra».
Nel testo, il Parlamento invita l’Unione Europea a creare un quadro giuridico adeguato per riconoscere gli stati indicati come sponsor del terrorismo, istituendo quindi misure nei confronti di Mosca che comportino serie restrizioni nelle relazioni tra Russia e Ue.
Gli eurodeputati, inoltre, esortano i Paesi Ue a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. Inoltre, chiedono ai 27 Stati membri di prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i Paesi che cercano di aiutare la Russia a eludere le misure.
I dubbi in Europa
Il testo presentato da Conservatori e Riformisti aveva scatenato perplessità anche nei principali due gruppi dell’Eurocamera, Ppe e S&D, che avrebbero manifestato qualche dubbio sulla sua utilità giuridica. Fonti del gruppo guidato da Iratxe Garcia Perez hanno spiegato: «Non ci sono argomenti per giustificare la guerra della Russia ma la questione è cosa aggiunge il fatto che si tratti di uno Stato terrorista, quali strumenti ci porta».
Tra le fila dei poco convinti c’erano anche i Popolari, spaccati tra chi (come Andrius Kubilius, relatore dell’Eurocamera per i rapporti con la Russia) suggerisce che un voto sulla risoluzione possa isolare ulteriormente Mosca, e chi consiglia una maggior prudenza. In linea con l’atteggiamento che ha mostrato di avere anche il gruppo dei Verdi.
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