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La Russia minaccia, ma le entrate da gas per Gazprom iniziano a calare

todayOttobre 13, 2022

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Nei mesi scorsi Gazprom ha realizzato entrate formidabili: mentre riforniva sempre meno l’Europa, i profitti crescevano grazie all’aumento del prezzo del gas. Ma ora, con il gas in calo e le importazioni europee ai minimi storici, le cose cambiano

Se negli ultimi mesi la Federazione russa ha resistito meglio di quanto previsto alle sanzioni economiche sferrate da Usa e Unione europea e quest’anno il suo Pil si dovrebbe contrarre solo del 3,4% (un numero importante, ma di certo molto inferiore al -8,5% previsto dal Fondo monetario internazionale solo 6 mesi fa), lo ha fatto potendo contare su un aumento delle entrate derivanti dalle vendite di idrocarburi, che hanno alimentato un avanzo record delle partite correnti.

Gazprom, meno gas all’Europa, ma più profitti col prezzo del Ttf su 

Il prezzo del gas in Europa nei mesi scorsi è letteralmente esploso arrivando al suo apice, verso la fine del mese dello scorso mese di agosto, a oltre 300 euro/Mwh, quattro volte di più rispetto al periodo immediatamente prima della guerra in Ucraina e 8 volte di più confronto al periodo di giugno/luglio 2021, ovvero prima che iniziassero a salire i prezzi del gas, dovuti a un primo aumento della domanda.

La Russia non ha potuto che beneficiare di questi aumenti, tanto da vedere incrementare o, comunque, non diminuire le proprie entrate derivanti dal gas anche dal momento in cui ha cominciato a consegnare sempre meno gas ai Paesi europei (lo vediamo da questa tabella dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale che dall’inizio del guerra in Ucraina sta monitorando i mercati energetici europei).

Scritto da: Redazione

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