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Mattarella: “L’obiettivo dei trattati istitutivi dell’UE era la pace”

todayGennaio 22, 2025

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Mattarella: “L’obiettivo dei trattati istitutivi dell’UE era la pace”

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato che l’obiettivo principale dei trattati istitutivi dell’Unione Europea era la pace. Durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico all’Università degli Studi di Messina, ha dichiarato che l’economia fungeva da strumento, ma il fine ultimo dei trattati era garantire una pace solida e duratura. Questa affermazione evidenzia l’importanza storica dell’integrazione europea nel prevenire conflitti nel continente.

Mattarella ha ricordato che il processo di integrazione istituzionale tra gli Stati europei ebbe inizio il 23 luglio 1952, con l’entrata in vigore del Trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio. Questo trattato, firmato a Parigi il 18 aprile 1951 da Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, mirava a creare una cooperazione economica che avrebbe reso impensabile un nuovo conflitto tra le nazioni europee.

Il Presidente ha sottolineato che, dopo le tragedie delle due guerre mondiali e dei numerosi conflitti precedenti, l’Europa aveva bisogno di un progetto che assicurasse stabilità e prosperità. L’integrazione economica è stata vista come il mezzo per raggiungere questo obiettivo, promuovendo interdipendenze tra gli Stati membri e rafforzando la solidarietà.

Mattarella ha anche evidenziato come l’Unione Europea abbia rappresentato un modello unico di integrazione, capace di garantire decenni di pace e sviluppo. Ha ribadito l’importanza di mantenere vivi i valori fondanti dell’UE, soprattutto in un contesto globale caratterizzato da nuove sfide e tensioni.

Il Presidente ha concluso il suo intervento esortando le nuove generazioni a comprendere e valorizzare l’eredità dei padri fondatori dell’Unione Europea. Ha sottolineato che la pace e la cooperazione non sono risultati scontati, ma richiedono impegno costante e consapevolezza del passato.

Scritto da: Gianluca Bozzo