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Le autorità messicane hanno rinvenuto dieci cadaveri, di cui otto smembrati, sepolti in fosse comuni nel sito noto come ‘El Willi’, situato nel comune di Casas Grandes, nello Stato di Chihuahua. La Procura dello Stato di Chihuahua ha coordinato l’operazione, che rientra nella ricerca permanente delle persone scomparse nel Paese. Un team interdisciplinare di esperti e antropologi forensi ha effettuato la prospezione e gli scavi del terreno.
La scoperta delle fosse comuni evidenzia la gravità del problema delle sparizioni nello Stato di Chihuahua, che negli ultimi anni ha registrato elevati tassi di violenza. In questa regione, i gruppi criminali, in particolare ‘La Línea’, il braccio armato del cartello di Juárez, spesso seppelliscono resti umani in aree isolate. Le autorità locali hanno intensificato gli sforzi per contrastare queste attività e portare i responsabili davanti alla giustizia.
L’operazione di scavo e recupero dei corpi è stata condotta con l’ausilio di tecnologie avanzate e metodi scientifici per garantire l’integrità delle prove. Gli antropologi forensi hanno svolto un ruolo cruciale nell’identificazione dei resti umani, lavorando in stretta collaborazione con le famiglie delle persone scomparse per fornire risposte e chiusura.
Le autorità messicane hanno ribadito il loro impegno nella lotta contro la criminalità organizzata e nella ricerca delle persone scomparse. Hanno inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra le diverse agenzie governative e la società civile per affrontare efficacemente queste sfide. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi in Messico, auspicando progressi significativi nella risoluzione di casi di sparizione forzata e nella protezione dei diritti umani.
Scritto da: Gianluca Bozzo
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