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Non essere in regola con la sicurezza ha il suo prezzo. 4 condanne incidente Acciaierie Venete
Il Tribunale di Padova ha emesso oggi quattro condanne relative all’incidente avvenuto alle Acciaierie Venete il 13 maggio 2018, nel quale una siviera colma di acciaio fuso si rovesciò, travolgendo quattro operai. Due di essi, Sergiu Todita e Marian Bratu, morirono successivamente a causa delle gravissime ustioni riportate.
Il presidente dello stabilimento, Alessandro Banzato, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, la stessa pena inflitta al direttore Giorgio Zuccaro. Vito Nicola Plasmati, amministratore delegato della Hayama Teac Service, incaricata delle manutenzioni, ha ricevuto una condanna a 6 mesi e 15 giorni con pena sospesa. Giancarlo Tonoli, ex consigliere con delega all’esecuzione dei collaudi per Danieli Centro Cranes, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi, con l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto Giacomo Mareschi Danieli, amministratore delegato della Danieli & C con sede a Buttrio (Udine), e Nicola Santangelo, ex presidente del Cda di Danieli Centro Cranes.
L’incidente, che ha scosso profondamente la comunità e il settore industriale, avvenne quando una colata di circa 90 tonnellate di acciaio fuso, a una temperatura di 1.600 gradi, si riversò incontrollata, travolgendo i quattro operai. Le ustioni riportate dai lavoratori furono talmente gravi da causare il decesso di Todita e Bratu pochi giorni dopo.
Il giudice ha anche imposto, in via provvisionale, sanzioni pecuniarie per un totale di 400 mila euro. Le condanne per le società coinvolte – tra cui Acciaierie Venete, Danieli & C, e Hayama Teac Service – segnano un momento cruciale per la sicurezza sul lavoro, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative vigenti per prevenire tragedie simili.
Il collegio di difesa del Gruppo Danieli, composto dagli avvocati Marco Padovan e Maurizio Miculan, ha espresso soddisfazione per l’assoluzione dei loro assistiti, Giacomo Mareschi Danieli e Nicola Santangelo, in linea con le richieste del pubblico ministero. “Attendiamo ora di leggere le motivazioni della sentenza, specie nella parte in cui si ritiene provata la responsabilità amministrativa dell’ente con riferimento a un reato per il quale i propri amministratori sono stati assolti”, ha dichiarato il collegio di difesa in una nota.
Questa sentenza rappresenta un monito per tutte le aziende circa la necessità di garantire la sicurezza dei propri dipendenti. L’incidente alle Acciaierie Venete ha messo in luce le gravi conseguenze della negligenza in materia di sicurezza sul lavoro e l’urgente bisogno di migliorare le condizioni operative in ambienti industriali ad alto rischio.
Il verdetto del Tribunale di Padova riafferma l’importanza delle normative sulla sicurezza e le responsabilità delle aziende nel proteggere i propri lavoratori. Le condanne e le sanzioni inflitte evidenziano che la mancanza di conformità alle norme di sicurezza ha un prezzo elevato, non solo in termini finanziari ma, tragicamente, anche in termini di vite umane.
Scritto da: ester.cavallo
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