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Terremoto: Il suolo dell’Anatolia si è spostato di 3 metri

todayFebbraio 7, 2023

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Terremoto: Il suolo dell’Anatolia si è spostato di 3 metri

Terremoto: Il suolo dell’Anatolia si è spostato di 3 metri .Erdogan: ‘Il più grande disastro registrato dal 1939’

Il nuovo bilancio porta il numero totale dei morti in entrambi i paesi ad almeno 3.760 , ma il numero è destinatato ad aumentare.

Con una magnitudo di 7,8, il sisma avvenuto fra il Sud-Est della Turchia e il Nord della Siria è stato mille volte più forte di quello di Amatrice del 2016 e 30 volte più forte di quello dell’Irpinia del 1980.

Terremoto: Il suolo dell'Anatolia si è spostato di 3 metri
Terremoto tra Turchia e Siria

La scossa, seguita da centinaia di repliche, è stata registrata dai sismografi di tutto il mondo, fino alla Groenlandia, come ha rilevato l’Istituto geologico danese.

Il terremoto è avvenuto in una zona altamente sismica, punto d’incontro della placca Est anatolica, di quella Arabica e dell’Africana, con la prima che viene schiacciata dalla placca Arabica e spinta a Ovest, verso l’Egeo.

Ad attivarsi è stata una delle due grandi faglie che attraversano la Turchia, quella Sud-Est anatolica, che “è una delle più attive nel Medio Oriente, insieme a quella del Mar Morto che attraversa Siria, Libano Israele e Giordania e che separa la placca Araba da quella Africana”, osserva il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.

E’ lungo questa faglia che i due lembi del suolo si sono spostati: “nella zona di massimo movimento è avvenuto uno spostamento di almeno tre metri”, aggiunge Doglioni.

Terremoto: Il suolo dell'Anatolia si è spostato di 3 metri

Causa dello slittamento è stato un movimento “di tipo transpressivo”, vale a dire che lungo la faglia il suolo si è spostato in senso orizzontale (quindi con un movimento di tipo trascorrente), durante il quale è avvenuta anche una compressione fra la placca Anatolica e quella Araba.

“Lo spostamento di tre metri è una prima stima”, osserva il presidente dell’Ingv e misure più precise, “saranno disponibili non appena avremo i dati satellitari.

Al momento abbiamo a disposizione solo modelli numerici”. I dati sono attesi dalle Sentinelle del programma Copernicus, di Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dalla costellazione Cosmo Sky-Med, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Scritto da: ester.cavallo

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