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Biglietti del Bus: aumenti già in atto

todayOttobre 25, 2022

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Biglietti del Bus: aumenti già in atto

Biglietti del Bus: aumenti già in atto. Salgono i prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale da nord a sud. In base a quanto registrato da “Il Sole 24 Ore” sono già 5 le regioni che hanno adeguato i prezzi: si tratta di Lombardia, Marche, Piemonte, Campania e Puglia. “Non stupiscono questi aumenti: veniamo da quasi tre anni di Covid con perdite importanti per il settore dei trasporti e con risorse ridotte nelle mani degli enti locali. L’inflazione ha reso inevitabili i ritocchi”, ha dichiarato Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva.

Gli aumenti dei trasporti in Italia stridono fortemente con le soluzioni prese da Spagna e Germania. La prima ha scelto di rendere gratuiti i trasporti ferroviari e quelli locali a media e a lunga distanza. La seconda punta sul biglietto da 9 euro da giugno a settembre per ridurre le emissioni.

Il Bel Paese si presenta con un bonus trasporti da 60 euro, ma non ha i fondi sufficienti per l’intera platea. Stando ai dati, sarebbero stati necessari 500 milioni di euro. Il fondo, invece, è da 79 milioni di euro, pari al 16,45% del necessario. Di conseguenza, chi arriverà per primo tra i beneficiari con il reddito annuo inferiore ai 35mila euro riuscirà a ottenere l’incentivo valido per l’acquisto di biglietti del treno, per servizi Tpl, regionali e interregionali.

Come combattere gli aumenti dei trasporti

Ci sono diversi modi per combattere gli aumenti dei trasporti e risparmiare. Prima di tutto, per gli spostamenti, si possono usare mezzi in sharing, come i monopattini e le bici, che hanno un costo sicuramente meno pesante rispetto all’auto o all’autobus. Per chi non ne può fare a meno per la distanza dal luogo di lavoro, l’unica soluzione è tentare di ottenere il bonus trasporti.

Quando è possibile, può essere utile dividere la benzina o la ricarica elettrica con i colleghi per raggiungere insieme il luogo di lavoro. Le tariffe cambiano anche in base al tipo di utente. In generale, gli invalidi, i pensionati e gli studenti dovrebbero pagare meno. Anche i lavoratori pendolari possono verificare qual è la loro tariffa in base all’azienda di trasporto pubblico di riferimento.

Andare a piedi resta la soluzione preferita in città, mentre l’auto dovrebbe essere scelta solo per le tratte più lunghe, visto anche il recente rincaro della benzina, del gasolio e delle altre forme di carburante a disposizione per via del conflitto in Ucraina.

 

 

Scritto da: ester.cavallo

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