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Manovra: tra rinunce e posticipi

todayDicembre 18, 2022 1

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Manovra: tra rinunce e posticipi

Manovra: tra rinunce e posticipi .La norma sul Pos potrebbe saltare. Slitta di tre mesi lo stralcio delle cartelle fino a mille euro. Intesa su pensioni minime a 600 euro per over 75 .

Le multe potrebbero essere escluse dallo stralcio. Secondo la bozza di un emendamento del governo, i Comuni possono decidere di non applicare la norma.

È arrivato il primo pacchetto di emendamenti del governo alla manovra. Tra le novità più importanti lo slittamento di tre mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 dello stralcio delle cartelle fino a mille euro.

Altra novità importante: la norma che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici potrebbe saltare. Si resterebbe dunque all’attuale soglia di 30 euro al di sotto della quale il negoziante che non accetta il Pos non incorre in sanzioni.

Lo riferiscono all’Ansa fonti della maggioranza, in vista della presentazione di un nuovo pacchetto di emendamenti del governo atteso nelle prossime ore in commissione Bilancio alla Camera. Nelle ultime settimane il governo ha avuto sul tema un’interlocuzione con l’Ue e la Commissione, nel giudizio sulla manovra, ha indicato questa misura come non in linea con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale.

attestazione soa
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Multe fuori dallo stralcio, Comuni possono non applicarlo

Le multe potrebbero essere escluse dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro fra il 2000 e il 2015 previsto dalla manovra. Secondo la bozza di un emendamento del governo, i Comuni possono decidere di non applicare la norma. Le violazioni del codice della strada e altre sanzioni amministrative «diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali» potrebbero essere escluse dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro previsto dalla Legge di Bilancio del Governo. In questi casi «l’annullamento parziale si applicherà limitatamente agli interessi» si legge nella bozza.

Detrazione Irpef pari al 50% Iva per acquisto case classe A-B

Tra le altre modifiche in arrivo, una detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva per chi acquista abitazioni in classe energetica A e B. Lo prevede un altro degli emendamenti del governo alla manovra. La misura, finalizzata a favorire la ripresa del mercato immobiliare, prevede, ai fini dell’Irpef una detrazione dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di unità immobiliari a destinazione residenziale effettuati entro il 31 dicembre 2023.

Extraprofitti solo se almeno 75% ricavi da energia

Un altro emendamento del governo (contenuto sempre nella bozza ancora non bollinata) esclude dagli extraprofitti le società che non hanno almeno «il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023» derivante dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Tra le altre modifiche, la disposizione prevede anche che non concorrano al calcolo della base imponibile le cessioni e acquisti di azioni, obbligazioni o altri titoli.

Investimenti Sud verso proroga di un anno fino al 2023

Si profila la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2023, per Investimenti Sud, il credito d’imposta sugli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno. Lo prevede la bozza di un emendamento del governo alla manovra. Secondo la relazione tecnica, la misura sotto il profilo finanziario determina una perdita di gettito di 1,467 miliardi di euro per il 2023.

Intesa su pensioni minime a 600 euro per over 75

È chiuso, intanto, a quanto si apprende da fonti di governo, l’accordo politico in maggioranza sull’aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75. La modifica alla manovra sul fronte pensioni sarà introdotta attraverso un emendamento dell’esecutivo, in via di definizione. Nel testo della legge di Bilancio 2023 come approvato dal governo Meloni figura un aumento delle pensioni minime per tutti i pensionati.

Nel dettaglio, all’importo della pensione minima – oggi pari a 525,38 euro – si applicherà oltre alla rivalutazione del 7,3%, che ne porterà l’importo a 563,73 euro, un’ulteriore maggiorazione dell’1,5%, che nel 2024 salirà fino al 2,7%.Ne risulta che nel 2023 l’importo della pensione minima salirà fino a 572,18 euro

Un passo avanti, ma che secondo Forza Italia, la cui intenzione dichiarata è di aumentare le pensioni minime fino a 1.000 euro entro la fine della legislatura, non è sufficiente per tutelare i redditi bassi. Di qui l’emendamento che punta a portare a 600 euro le pensioni minime: tuttavia, viste le poche risorse a disposizione, si è deciso di circoscrivere la platea a coloro che hanno più di 75 anni.

Proroga superbonus e salva-sport in emendamenti relatori

La proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas per il superbonus al 110% entrerà fra gli emendamenti alla manovra che saranno presentati dai relatori, così come la misura ’salva-sport’ che consente alle società sportive di saldare in 60 rate i versamenti tributari con maggiorazione del 3%.

Si valuta ancora Reddito solo per 7 mesi, libera 200 milioni

È invece ancora in fase di valutazione da parte di governo e maggioranza l’ulteriore stretta in manovra al Reddito di cittadinanza, con la riduzione da otto a sette mensilità di sussidio nel 2023. Lo si apprende da fonti dell’esecutivo, secondo cui questa soluzione libererebbe risorse per circa 200 milioni di euro.

Scritto da: ester.cavallo

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