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Giornata Mondiale dell’Acqua: L’Oro Blu è agli sgoccioli

todayMarzo 22, 2023 8

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Giornata Mondiale dell’Acqua: L’Oro Blu è agli sgoccioli

Giornata Mondiale dell’Acqua: L’Oro Blu è agli sgoccioli .Quest’anno il tema della giornata è “accelerare il cambiamento” per rimettere il Pianeta sulla giusta traiettoria per centrare l’obiettivo di sviluppo sostenibile 6. In parallelo si terrà a New York la UN Water Conference .

«Al momento siamo decisamente lontani dal raggiungere l’obiettivo numero 6 per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero acqua e sanità per tutti entro il 2030» si legge sulla pagina ufficiale dedicata alla giornata.

Mai come ora, in un mondo sempre più provato dai cambiamenti climatici, è importante capire che l’acqua è il nostro bene più prezioso e dobbiamo imparare a non sprecarlo.

L’acqua dev’essere al centro dell’azione per l’ambiente e il clima. Le disfunzioni nell’intero ciclo dell’acqua sta compromettendo il progresso di tutte le principali questioni globali. Dalla salute alla fame, dalla parità di genere all’occupazione, dall’istruzione all’industria, dai disastri alla pace. Per questo è necessario “accelerare il cambiamento”: è questo il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2023 (World Water Day), che si celebra come tutti gli anni oggi, il 22 marzo.

Lo scopo del World Water Day è quello di catalizzare azioni concrete per promuovere la consapevolezza dell’importanza di tutelare le risorse idriche. Per la Giornata mondiale dell’acqua 2023 UN Water, l’organismo Onu che organizza la giornata, ha lanciato la campagna globale Be the change (Sii il cambiamento). Il simbolo è un colibrì e vuole sottolineare l’importanza delle azioni individuali e su piccola scala per realizzare un cambiamento globale. La scelta di questa specie di uccello viene da una storia presa dalla tradizione del popolo Quechua, originario dell’attuale Perù.

Giornata Mondiale dell'Acqua: L'Oro Blu è agli sgoccioli
Colibrì dei Quechua

“Un giorno nella foresta scoppiò un incendio. Tutti gli animali si salvarono. Si fermarono ai margini dell’incendio, guardando le fiamme con terrore e tristezza. Sopra le loro teste, un colibrì volava avanti e indietro verso il fuoco, più e più volte. Gli animali più grandi chiesero al colibrì cosa stesse facendo. “Sto volando verso il lago per prendere l’acqua e aiutare a spegnere il fuoco”. Gli animali risero di lei e dissero: “Non puoi spegnere questo fuoco!”. Il colibrì rispose: “Faccio quello che posso””.

Il World Water Day nell’Italia colpita dalla siccità

Una ricorrenza che assume un valore particolare quest’anno per l’Italia, alle prese con il secondo anno consecutivo di carenza d’acqua. Il 2022 è stato uno degli anni più estremi mai registrati sia per il caldo sia per la mancanza di precipitazioni. A fine anno, il saldo pluviometrico mostrava un deficit del 30%. E quest’anno non è iniziato meglio, anzi: il rischio siccità è sempre più alto, i livelli dei fiumi soprattutto al Nord sono quelli che si dovrebbero riscontrare ad agosto, la neve in montagna è il 67% in meno della media degli ultimi 10 anni.

IL PROBLEMA DEI DISSALATORI

 Nel mondo vi sono 1.386 miliardi di km³ di acqua: detta così, sembra impossibile avere problemi di carenza d’acqua. Tuttavia il 97% di questa acqua è salata, e solo il 3% è acqua dolce di ghiacciai, falde acquifere e laghi: due miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a queste fonti di acqua dolce, e vivono in condizioni di carenza idrica.

I dissalatori d’acqua sono una possibile soluzione al problema (vista la quantità di acqua salata che abbiamo a disposizione) ma, oltre ad essere costosissima, la tecnologia è anche pericolosa per l’ambiente, poiché produce una quantità elevata di salamoia ipersalina. I ricercatori stanno testando nuove tecnologie di desalinizzazione, come l’osmosi inversa, ma per ora non abbiamo ancora trovato un metodo sufficientemente economico ed efficiente che possa essere implementato su larga scala e, soprattutto, adottato dai Paesi più poveri (quelli che hanno più bisogno di acqua).

QUESTIONE DI SCELTE (SOSTENIBILI)

Se vi state domandando cosa potete fare per ridurre il consumo di acqua, ebbene: non basta solo chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti. L’acqua è utilizzata per produrre tantissime delle cose che mangiamo, indossiamo, acquistiamo: pensate che un hamburger da 150 gr “consuma” circa 2500 litri di acqua; la carne, dunque, è una scelta poco sostenibile sia per le emissioni inquinanti derivate dall’allevamento degli animali, sia per l’impronta idrica.

Ma pensiamo anche a quello che indossiamo: per produrre un paio di jeans occorrono tra i 7.000 e i 10.000 litri di acqua; per una t-shirt bianca, ne servono 2.700. Anche in questo caso, all’impronta idrica si aggiungono i danni ambientali (e sociali) derivati dal fast fashion.

I numeri delle bottiglie di plastica. Ogni anno in Italia vengono imbottigliati 12,5 miliardi di litri d’acqua, di cui l’81% viene venduto in contenitori PET. Per farlo, occorrono 330.000 tonnellate di PET, per produrre le quali vengono consumati 650.000 tonnellate di petrolio e 6 miliardi di litri d’acqua. © yanik88 | Shutterstock

E le bottiglie di plastica? In Italia abbiamo la (brutta) abitudine di consumare acqua in bottiglia: siamo primi in Europa con 208 litri l’anno, e secondi al mondo dietro al Messico. L’acqua del rubinetto è potabile, costa 6.000 volte in meno di quella in bottiglia e ha un impatto ambientale decisamente minore: in molte città vi sono poi le cosiddette Case dell’acqua, fonti di acqua filtrata dalle quali i cittadini possono, pagando pochi centesimi, riempire taniche di acqua frizzante o liscia. Pensateci, e non limitatevi a chiudere il rubinetto mentre vi lavate i denti.

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Scritto da: ester.cavallo

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