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Governo, Berlusconi: ‘Da Meloni sì a Casellati alla giustizia’. L’ex presidente del Senato: ‘Quello che decidono i leader per me è ok’

todayOttobre 19, 2022

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Berlusconi elenca la squadra di governo azzurra e scoppia il caso della ripresa dei rapporti con Putin. La Russa: ‘Casellati? Era una delle posizioni sub iudice’. E su Putin: ‘Dal Cav nessuna sbandata’

Poi rivendica di aver “riallacciato, un po’ tanto, i rapporti con Putin”, aggiungendo che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato potrebbe significare “guerra mondiale”.

Silvio Berlusconi si prende la scena e scatena un terremoto sotto i piedi di un governo che la leader di FdI, a fatica, sta cercando di far nascere, rischiando un pericolosissimo strappo. Anche perché il nuovo esecutivo dovrebbe avere una matrice dichiaratamente atlantista, incarnata proprio da un ministro di FI, Antonio Tajani, finora destinato agli Esteri.

La maggioranza si scompone, l’opposizione affonda il colpo. “L’unica cosa che può fare in più Berlusconi per non far nascere questo governo è mettere una bomba a via della Scrofa…”, è la sintesi ironica del leader di Azione Carlo Calenda, più o meno mentre il Cavaliere a fine pomeriggio posta su Facebook la foto del bacio della compagna Marta Fascina in una gelateria di Roma: “Non ho resistito ad una crepes”. A fine giornata, molti suoi stretti collaboratori si mettono le mani nei capelli scorrendo i titoli delle agenzie. Dentro Forza Italia c’è chi vive con un certo imbarazzo una situazione che già si era complicata la settimana scorsa con il caso di Licia Ronzulli, fuori dal governo ma eletta capogruppo al Senato (quello alla Camera è Alessandro Cattaneo). Tajani nel pomeriggio diserta un convegno dove era atteso. E il clima è ancora più pesante negli uffici dove Meloni ha trascorso la giornata al lavoro, fra stupore e preoccupazione all’escalation di interventi di Berlusconi, di fronte al quale la leader si trincera dietro un “freddo silenzio”. Che si affianca a quello di Salvini e della Lega.

La tregua, siglata neanche ventiquattro ore prima con il faccia a faccia in via della Scrofa, inizia a scricchiolare quando nel primo pomeriggio Berlusconi arriva a Palazzo Madama per incontrare i suoi senatori: “In Forza Italia c’è profonda amarezza perché, a parità di elettori con la Lega, il modo in cui sono stati distribuiti i collegi uninominali ci ha portato 20 deputati e 10 senatori in meno”. La richiesta di “pari dignità con la Lega” è accompagnata un paio d’ore più tardi da un rilancio sulla Giustizia: “Sarà Nordio? No, Meloni mi ha chiesto di incontrarlo, ma c’è la ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, su questo c’è accordo, assolutamente”. (Ansa)

Scritto da: Redazione

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