Obbligo Normativo: Imprese in Corsa per gli Assetti Organizzativi

Obbligo Normativo: Imprese in Corsa per gli Assetti Organizzativi

Obbligo Normativo: Imprese in Corsa per gli Assetti Organizzativi .Le imprese sono chiamate a un’azione immediata: è tempo di revisionare gli assetti organizzativi. L’inadempimento da parte degli amministratori rischia di causare danni significativi: senza una struttura organizzativa adeguata, l’attività aziendale è equiparata a un’operazione illecita, esponendo gli amministratori a risarcimenti.

L’obbligo per le società di adeguare i loro assetti organizzativi è stabilito dall’art. 375 del Codice della crisi di impresa e delle insolvenze (Ccii), il quale è entrato in vigore il 16 marzo 2019. Tuttavia, i continui rinvii e modifiche al Ccii hanno creato confusione tra gli imprenditori e i professionisti, ritardando l’adeguamento alle nuove disposizioni di legge. Come risultato, molti amministratori aziendali hanno trascurato l’applicazione della normativa sugli assetti organizzativi.

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È essenziale correggere questa sottovalutazione .  Le imprese devono dotarsi di un modello di gestione del rischio che possa mitigare gli impatti derivanti dalle conseguenze della pandemia da Covid-19 e dalla stagflazione causata dagli eventi geopolitici.

Ma cosa significa concretamente per gli imprenditori operanti in forma collettiva o societaria, nonché per gli imprenditori individuali? L’obbligo di adottare misure adeguate è differente in base alla forma giuridica dell’impresa. Mentre l’imprenditore individuale deve implementare “misure idonee”, le società collettive devono dotarsi di “assetto organizzativo adeguato” come stabilito dall’art. 375 del Ccii.

Sebbene il legislatore non specifichi i dettagli di tali misure e assetti, è evidente che la pianificazione è fondamentale per prevenire la crisi aziendale. Senza una pianificazione efficace, gli imprenditori rischiano di non riconoscere i segnali precoci di squilibrio finanziario, portando alla incapacità di affrontare gli obblighi finanziari.

Si pone quindi l’interrogativo se estendere l’adozione degli assetti a tutte le imprese collettive sia sempre necessario. Allo stesso modo, per gli imprenditori individuali, le misure adottate sono sufficienti indipendentemente dalle dimensioni e dalla complessità dell’impresa? È chiaro che in certi casi, come nel caso di imprenditori individuali con organizzazioni complesse, le misure adottate possono essere insufficienti, mentre gli assetti organizzativi possono essere eccessivi per imprese di dimensioni più contenute.

Con il nuovo Codice della crisi di impresa, gli imprenditori non possono più fare affidamento solo sull’intuito: è necessario implementare adeguati assetti organizzativi per evitare responsabilità legali. La sfida più grande sarà quella di comprendere appieno i cambiamenti normativi e di adattarsi tempestivamente per garantire la stabilità e la sostenibilità delle proprie imprese.