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Tornata a casa: il racconto di Alessia Piperno

todayNovembre 12, 2022

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Tornata a casa: il racconto di Alessia Piperno

Tornata a casa: il racconto di Alessia Piperno , la blogger 30enne di Roma che era stata arrestata in Iran il 28 settembre.

Dopo 44 giorni in Iran, nel carcere di Evin a Teheran, Alessia ritorna in Italia lasciando una prima dichiarazione: 

“È stata dura, eravamo in 6 in una cella. Ma non mi hanno mai maltrattata, non ho mai subito atteggiamenti violenti”.

Piperno rassicura che in questi giorni non è mancato neanche il “cibo occidentale”: nessuna violenza e nessuna fame durante la detenzione. Detenuta all’interno della sezione 209 del carcere, riservata ai detenuti politici, il suo trattamento è stato monitorato dalla nostra diplomazia per tutto il tempo.

“Il carcere di Evin era proprio brutto, così ieri ho pensato che mi stessero trasferendo in un altro carcere. Ma non sapevo proprio dove mi stessero portando”.Così Alessia Piperno ha raccontato ai genitori gli ultimi istanti di detenzione, confermando che fino all’ultimo non ha saputo che la stessero liberando. “Era quasi contenta – dice il papà Alberto all’ANSA – che la portassero in un’altra prigione”.

Felicità per la famiglia

Il nonno Franco ha detto in una intervista al Messaggero“Sono felice. Sono anziano, chissà quanto mi resta, volevo rivederla. Ho vissuto, dormito sempre con il pensiero, guardavo i messaggi whattsapp di mia nipote, nonno come stai? Poi più niente. Poco prima del suo compleanno. Poi non ho più sentito la mia nipote super speciale”.

E’ stato il nonno stesso a dire che ieri era anche il compleanno della mamma di Alessia: “Mi ha detto: Sono felice, è il giorno più bello della mia vita. Ieri era il suo compleanno, e come faccio tutti gli anni le ho scritto un biglietto: il più bel regalo che potresti avere è che Alessia torni da noi, ti auguro che avvenga presto. Combinazione stamattina la notizia della liberazione. Ora si festeggia, avevo sempre detto: quando torna Alessia paga nonno”.

Il papà

“Non so se potrò fare gli auguri di compleanno a papà”, questo aveva detto Alessia mentre si trovava nel carcere iraniano. Lo aveva riferito ai funzionari dell’ambasciata, ha raccontato il padre della ragazza. “Quando ho sentito questa frase ho capito che era stata proprio Alessia a dirla. Si preoccupava e parlava della sua famiglia. Ci hanno detto che non capita mai che gli altri detenuti si preoccupino di chi è fuori”, ha raccontato Alberto Piperno. E ha aggiunto: “Agli altri ambasciatori di altri Paesi non è stato concesso di vedere i detenuti“.

“Non sapeva quando sarebbe uscita, se sarebbe uscita, lei si preoccupava per noi, per la famiglia, aveva paura che tornando io e la madre non ci saremmo stati più, non per lei perché sapeva come stava.

Lei è una ragazza forte, l’ho scoperto adesso“.

 

Scritto da: ester.cavallo

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