Cronaca

Trovati resti umani nei pressi del casolare dove viveva Saman

todayNovembre 19, 2022

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Trovati resti umani nei pressi del casolare dove viveva Saman

Trovati resti umani nei pressi del casolare dove viveva Saman. Ritrovati nei campi di Novellara, non lontano dal casolare dove viveva la famiglia di Saman Abbas, la ragazza pachistana di 18 anni scomparsa il 30 aprile scorso, resti umani.

Ris sono al lavoro per capire se si tratti della giovane che rifiutò il matrimonio combinato. Dopo che i rilievi saranno terminati,  interverranno gli uomini della Medicina legale che dovranno ricomporre i resti del corpo umano ritrovato.

La salma verrà quindi trasportata alla Medicina legale che effettuerà ulteriori accertamenti per capire con certezza se si tratti effettivamente del corpo di Saman. Soltanto dopo questo accertamento gli inquirenti convocheranno una conferenza stampa.

Area interdetta

carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia unitamente a quelli della Compagnia di Guastalla, sotto il coordinamento della Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, stanno lavorando senza sosta dopo la scoperta di ieri sera.

L’area è stata interdetta e dalle prime ore di questa mattina i carabinieri di Reggio Emilia, sotto il costante coordinamento della locale Procura, con l’ausilio dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma stanno procedendo alle operazioni di recupero e repertamento. Sul posto anche i vigili del fuoco di Reggio Emilia.

La vicenda giudiziaria

Il processo sulla sua scomparsa, che vede imputati i suoi familiari, è stato fissato per il 10 febbraio 2023. Oltre ai genitori, sono imputati il 46enne Shabbar Abbas e la 47enne Nazia Shaheen, entrambi ancora latitanti in Pakistan. Alla sbarra ci sono anche tre familiari di Saman arrestati nei mesi scorsi all’estero, in Francia e in Spagna: lo zio 34enne Danish Hasnain, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio, e i due cugini Ikram Ijaz (28enne) e Nomanhulaq Nomanhulaq (35 anni).

Il movente

Per gli inquirenti la ragazza sarebbe stata assassinata, perché rifiutava di sposare un cugino in patria e voleva andarsene di casa. Un delitto per l’onore, dunque, ai danni di una ragazza che voleva vivere all’occidentale, che chiama in causa un’intera famiglia, avvolta nell’omertà.

Le tappe della vicenda

L’allontanamento

a novembre 2020 Saman denuncia i genitori, rifiutando il progetto di matrimonio combinato (22 dicembre) che avevano per lei. Siccome la ragazza era ancora minorenne, è stata affidata a una struttura protetta nel Bolognese.

La scomparsa

la 18enne pachistana Saman Abbas si allontana dalla comunità in cui vive, da novembre 2020, l’11 aprile scorso. Ritorna a casa per prendere i suoi documenti, ma i genitori non ne vogliono sapere. E lei li denuncia di nuovo. Il 5 maggio i carabinieri vanno a cercarla a casa a Novellara, ma non c’è: è scomparsa da fine aprile.

Il viaggio in Pakistan

Shabbar Abbas , 45 anni, e Nazia Shaheen, 48, sono i genitori di Saman: hanno fatto rientro in Pakistan l’1 maggio scorso, con un biglietto comprato due giorni prima. Il padre aveva detto che Saman era in Belgio e stava bene.

L’inchiesta

la procura di Reggio Emilia apre un fascicolo per omicidio premeditato indagando il padre Shabbar Abbas, la madre Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain, i cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz.

Gli amici

alcuni conoscenti di Saman hanno raccontato che la ragazza poco prima di scomparire aveva svelato di essere felice, perché i genitori le avevano detto di aver accettato i suoi sentimenti: “Mi lasciano partire con il mio ragazzo”.

Il video choc

spunta un video dalle telecamere di servizio dell’azienda agricola in cui lavorava la famiglia di Saman: si vedono lo zio e i cugini che passano davanti alle telecamere con le pale. La Procura è certa che stessero preparando una buca per seppellire il corpo della ragazza.

L’ordinanza

nelle carte dell’inchiesta, il fratello della giovane racconta che a uccidere la sorella è stato lo zio Danish. “Probabilmente l’ha strangolata”, spiega. A quanto racconta il ragazzo, nella famiglia tutti temevano lo zio.

L’arresto del cugino

Nomanulhaq Nomanulhaq, 33 anni, e Ikram Ijaz, 28, sono cugini di Saman. Il secondo è stato fermato a Nimes, mentre andava da Parigi a Barcellona: è stato consegnato alle autorità italiane e interrogato. Il più grande è ricercato in Europa

La ricerca nei campi

la Procura è convinta che il corpo di Saman sia stato sepolto dalla famiglia nei campi intorno alla sua casa a Novellara. Da inizio giugno si inzia a cercare con l’aiuto dei cani e delle più moderne tecnologie, come l’elettromagnetometro. Una sonda d’avanguardia capace di rilevare oggetti e anche resti umani fino a cinque metri nel sottosuolo.

L’arresto del padre

Shabbar Abbas è stato arrestato dalla polizia federale zona del Punjab martedì 15 novembre: era solo e non ha opposto resistenza. L’uomo è stato arrestato quindi mentre la mamma è ancora ricercata. I due genitori, secondo gli investigatori, i carabinieri e la procura di Reggio Emilia, sono responsabili insieme ad altri tre partenti, tutti in carcere, dell’omicidio della ragazza e di aver nascosto il cadavere.

Scritto da: ester.cavallo

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