Cronaca

Dopo 30anni di latitanza arrestato Matteo Messina Denaro

todayGennaio 16, 2023 1

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Dopo 30anni di latitanza arrestato Matteo Messina Denaro

Dopo 30anni di latitanza arrestato Matteo Messina Denaro . L’ arresto di Matteo Messina Denaro in una clinica oncologica è coerente con risultati investigativi, anche molto datati che lo indicavano affetto da serie patologie.

Tracce del boss superlatitante risalenti al gennaio del 1994,  lo collocavano infatti in Spagna, a Barcellona, dove si sarebbe sottoposto, presso una nota clinica oftalmica, ad un intervento chirurgico alla retina.

Dopo 30anni di latitanza arrestato Matteo Messina Denaro
Identikit di Matteo Messina Denaro

Ma non solo: avrebbe accusato – sempre secondo risultanze investigative di alcuni anni fa –  una insufficienza renale cronica, per la quale avrebbe dovuto ricorrere a dialisi. Una importante conferma sulle patologie accusate dal superlatitante giunse nel novembre scorso dal pentito Salvatore Baiardo, che all’inizio degli anni ’90 gestì la latitanza dei fratelli Graviano a Milano.

In un’intervista televisiva, su La7 a Massimo Giletti il pentito rivelò che Messina Denaro era gravemente malato e che  proprio per questo meditava di costituirsi.

“Questo è il risultato di anni di indagini di questo ufficio e delle forze di polizia che hanno prosciugato la rete dei favoreggiatori del boss Messina Denaro”. Lo ha detto il procuratore aggiunto Paolo Guido che, insieme al procuratore Maurizio de Lucia, ha coordinato l’indagine per la cattura del capomafia di Castelvetrano.

“Questo – ha aggiunto Guido – è anche il frutto di un difficile e complesso lavoro di coordinamento tra le forze di polizia che in questo momento devono essere tutte ringraziate”.

La certezza è arrivata tre giorni fa. I magistrati, che da tempo seguivano la pista, hanno dato il via libera per il blitz, I carabinieri del Gis erano già alla clinica Maddalena dove, da un anno, Messina Denaro si sottoponeva alla chemioterapia.

Il boss, che aveva in programma dopo l’accettazione fatta con un documento falso, prelievi, la visita e la cura, era all’ingresso. La clinica intanto è stata circondata dai militari col volto coperto davanti a decine di pazienti. Un carabiniere si è avvicinato al padrino e gli ha chiesto come si chiamasse.

“Sono Matteo Messina Denaro. L’ho detto, sono Matteo Messina Denaro”. Così il boss latitante da 30 anni ha risposto ai carabinieri che lo hanno identificato e arrestato alla clinica La Maddalena. Il boss – secondo quanto si apprende – avrebbe anche tentato di scappare ma poi si è arreso. Assieme al boss è stato arrestato il suo autista, Giovanni Luppino. Il boss aveva un documento di identità falso.

“Oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro si chiude davvero una delle più drammatiche stagioni della storia della Repubblica. Con la cattura dell’ultimo super latitante, si rinnova altresì l’impegno quotidiano nella lotta ad ogni mafia e ad ogni forma di criminalità”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Ho voluto subito congratularmi al telefono con il Procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, con il Comandante dei carabinieri Gen. Teo Luzi e con il collega Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi per questo risultato che è il compimento del lungo e prezioso impegno di tanti magistrati e tanti agenti delle forze dell’ordine: con loro è proseguito il lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutti i servitori dello Stato, che hanno pagato anche con la vita la difesa dei valori democratici”.

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Scritto da: ester.cavallo

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